Una vita oltre il limite, la storia esemplare di Frank Lowy

Autore:
Federico Bizzini
02/10/2021 - 02:32

Una storia epica, esemplare. Frank Lowy nasce in Slovacchia nel 1930 da una famiglia ebraica che, costretta ad emigrare in Ungheria per sottrarsi alla persecuzione nazista, vive le ultime drammatiche fasi della Seconda Guerra Mondiale nella città di Budapest. Qui Lowy ed i suoi familiari lottano per sopravvivere in quello stesso scenario che vide operare Giorgio Perlasca. Dopo il conflitto, Frank fugge letteralmente dall’Europa e, dopo aver partecipato alla creazione dello Stato di Israele, comincia una nuova esistenza in Australia. A Sidney riparte da zero e, tappa dopo tappa, raggiunge notevoli risultati nel mondo degli affari con la sua Westfield, multinazionale che oggi costruisce e gestisce centri commerciali in tutto il mondo.

È dunque la biografia di un uomo eccezionale quella pubblicata da Jill Margo nell’avvincente volume Frank Lowy. Oltre il limite. Una vita (Moretti & Vitali, 2021). Ed è la biografia di un uomo che, sfuggito all’Olocausto, ha attraversato quattro generazioni: dal padre Hugo, che fatto prigioniero dai nazisti scomparirà nel nulla, ai pronipoti.

Il libro, come detto, muove i primi passi negli anni della giovinezza del protagonista vissuta in Polonia per poi seguirne la famiglia che ripara in Ungheria, pensando di poter così sfuggire ai campi di sterminio nazisti. La scelta si rivela quanto mai infelice poiché, oltre a vedersi portar via il padre, i Lowy dovettero nascondersi in vario modo per evitare anch’essi la deportazione.

A meno di venti anni d’età, poi, il giovane Frank raggiunge la Palestina e prende parte da soldato (è in un commando utilizzato per le missioni più rischiose) alla lotta per la nascita dello Stato di Israele.

Dopo questa avventura raggiunge il resto della sua famiglia, nel frattempo emigrata in Australia. Qui parte la nuova vita del protagonista assolutamente imprevedibile ed inimmaginabile. Inizia come garzone in una bottega dove prepara sandwich, continua con l’apertura di una “delicatessen” nei sobborghi di Sidney ed, infine, crea, insieme ad un socio ungherese, una piccola impresa la cui crescita non conosce soste fino a giungere alla quotazione in borsa ed a divenire uno dei gruppi imprenditoriali più importanti del mondo.

L’affermazione diventa epica e la sua narrazione ha tratti che indubbiamente non possono che affascinare il lettore.

Le sue intuizioni, la sua determinazione negli affari, la sua capacità di vedere sempre oltre le apparenze, fanno di Lowy un imprenditore ammirato ed osannato anche fuori dall’Australia (e del resto l’ascesa del suo impero riguarderà ad un certo punto anche il mercato americano ed europeo).

Tutto questo è intervallato, ad esempio, dal racconto delle opere di bene fatte e dal ritorno in Israele dove incontra un vecchio, che era stato insieme a suo padre nel campo di concentramento nazista, il quale racconta che il genitore di Frank aveva avuto un ruolo importantissimo per tutti i deportati come animatore religioso. A rischio della sua stessa vita, infatti, Hugo aveva portato con sé il libro delle preghiere che si era rivelato indispensabile per la celebrazione delle liturgie fra tutti i detenuti.

Nonostante le dimensioni della sua azienda, la presenza di Lowy e dei suoi figli resta, nel corso dei decenni, indispensabile per la gestione degli affari. Per comprendere l’eccezionalità di un uomo mai domo, possiamo ancora aggiungere che per combattere una patologia che aveva colpito agli occhi uno dei figli, crea addirittura un centro di ricerche nel quale chiama a collaborare i migliori esperti della materia che effettivamente riescono a scoprire un nuovo farmaco che risolve il problema. Negli ultimi anni si dedica sempre più ad iniziative munifiche nello Stato di Israele dove viene in contatto con molti degli uomini più potenti della Terra. Nel 2017, presso il Castello di Windsor, la regina Elisabetta II lo nomina cavaliere.

Tutto conferma, in conclusione, che siamo di fronte ad una parabola umana più unica che rara, una storia indubbiamente affascinante che ha attraversato il Novecento e continua con successo ancora oggi.

 

Foto di copertina: Pixabay

 

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