La Riserva Naturale Orientata “Torre Salsa”
La Riserva Naturale Orientata “Torre Salsa” si trova in provincia di Agrigento, nel Comune di Siculiana, e si estende per 761,62 ettari, di cui poco meno della metà sono di proprietà privata.
Venne istituita nel 2000 grazie ad un’azione intrapresa, negli anni precedenti, dal WWF Italia per la conservazione di uno dei tratti più integri ed incontaminati delle coste siciliane e che aveva portato l’associazione ambientalista all’acquisto di un terreno – oggi Oasi WWF – per sottrarlo alla speculazione edilizia ed a esercitare una forte azione civica per avviare l’iter per l’istituzione dell’area protetta non solo sui terreni acquistati ma di un ampio tratto costiero e dei sistemi naturali mediterranei.
La Regione Siciliana, istituita la Riserva, fece bene ad assegnarne la gestione al WWF che, in questo quarto di secolo, ha svolto un’importantissima azione per la dovuta tutela e la concreta valorizzazione di questo pregiatissimo territorio. A partire dai primi interventi, in collaborazione con la ex Provincia Regionale di Agrigento, concentrati sulla pulizia e bonifica del territorio, fino ad allora abbandonato e usato come discarica di inerti e rifiuti pericolosi. Applicando, poi, correttamente il “Regolamento d’Uso della Riserva”, ha iniziato l’attività di sorveglianza dell’intero tratto costiero (penalizzato, fino ad allora, da un selvaggio ed insensato bracconaggio); a regolamentare molte attività, tra cui la fruizione, con l’obiettivo di proteggere la spiaggia, il tratto dunale e retrodunale e, soprattutto, impedendo l’asportazione della sabbia. Così sia le dune sia le aree retrodunali hanno ripreso a vivere in condizioni ottimali ed ora ospitano numerose specie vegetali rare ed endemiche. Nello stesso tempo ha promosso e garantito la fruizione tramite la realizzazione del Centro Visite presso l’ex Casello Omomorto di Contrada Garebici e di una buona rete sentieristica che si sviluppa su mulattiere o ex tratturi favorendo così la fruizione sia di singoli visitatori sia di scolaresche, associazioni, famiglie.Importanti e ricorrenti sono, poi, gli eventi di educazione e conservazione ambientale nonché le attività sportive e culturali che hanno permesso di offrire e migliorare un’offerta turistica ecosostenibile, anche con recupero di molti vecchi fabbricati, che notevoli vantaggi porta all’intera zona. Di valenza internazionale sono i Campi di Volontariato per la Tutela e la Salvaguardia della Tartaruga Marina (Caretta caretta).
La Riserva rientra in buona parte all’interno del più ampio sito di interesse comunitario S.I.C. (Cod. ITA040003) “Foce del Magazzolo – Foce del Platani – Capo Bianco – Torre Salsa” e, quindi, inserita all’interno della Rete Natura 2000. È suddivisa in due zone di tutela: la zona A, di riserva integrale, coincidente con le falesie, il sistema dunale e le aree umide; la zona B, di pre-riserva, prevalentemente occupata da terreni agricoli. Il cuore della Riserva, all’interno della zona umida, è la Torre Salsa: un’antica torre di avvistamento della seconda metà del XVI secolo che domina la sommità di un piccolo promontorio d’argilla. Nella stessa area vi sono inoltre i resti di un'altra torre (“Torre Pantano”), e di quattro tombe risalenti all'epoca bizantina. Fuori dalla riserva, ma lontana appena meno di un chilometro, la famosissima Baia dei Turchi.
La Riserva di Torre Salsa vanta uno dei pochi esempi integri di ambiente dunale sopravvissuti in Sicilia.
La successione vegetazionale ha inizio a ridosso della linea di costa con le piante pioniere; seguono le dune embrionali e le prime formazioni dunali dove crescono la gramigna delle spiagge, la santolina delle spiagge e l'erba medica marina che resistono al seppellimento e alle ostili condizioni ambientali attraverso particolari adattamenti; e, dopo, le dune mobili, dove crescono lo sparto pungente, la pannocchina dei lidi, la carota spinosa ed il giglio marino.La ricca zona post-dunale si caratterizza per le presenze di finocchiella mediterranea, di cardogna comune, di carlina siciliana, di zigolo delle spiagge, di liquirizia e di tamerici.
La zona denominata “Pantano” è caratterizzata da un importante insediamento di piante alofite e di vegetazione idrofila (cannucce di palude, lisca, cardo cretico, trifoglio di palude, convolvulacea alofita e salicornia fruticosa).
Nell’Oasi, in primavera, spettacolare è la fioritura di oltre venti specie di orchidee selvatiche.
Per quanto riguarda la fauna, le zone più interessanti riguardano le aree adiacenti il “Pantano” e quella in prossimità del sistema dunale. Tra i mammiferi si segnala, in modo particolare, l’istrice; mentre, tra gli uccelli, la cannaiola, l’usignolo, l’usignolo di fiume, il falco pellegrino, la poiana, il gheppio, la civetta ed il barbagianni. Nelle scogliere basse trovano, invece, habitat ideale l'airone cenerino, la garzetta e la spatola; sulla spiaggia, i gabbiani reali mediterranei, come pure i gabbiani comuni ed i gabbiani corallini; e, nelle aree alberate, le tortore e i colombacci. Durante il periodo delle migrazioni la riserva rappresenta un luogo di sosta importante per il piro piro piccolo, ma anche per gruccioni, corrieri e pivieri.
La Riserva “Torre Salsa” annovera, anche, diverse specie di “testudines”, tra le testuggini (che vivono nella terraferma) si cita l’endemica Emys Trinacris mentre tra le tartarughe (che preferiscono l’acqua, sia dolce che salata) non si può non ricordare la Caretta caretta che, per l’altissima preferenza che serba a questo litorale per deporre le sue uova, è stata assunta come simbolo della Riserva.
In copertina: Foto di Tiberio Frascari - Riserva WWF di Torre Salsa (Sicilia), CC BY 2.0
https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=25000782
All’interno del pezzo:
1) Costa alta - Foto di Occhigatta - Opera propria, CC BY-SA 3.0
https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=35755733
2) Canneto - Foto di Robertinacl89 - Opera propria, CC BY-SA 3.0
https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=21643502
Leggi anche i seguenti articoli
www.ilpapaverorossoweb.it/article/la-riserva-naturale-orientata-capo-gallo
www.ilpapaverorossoweb.it/article/la-riserva-naturale-integrale-grotta-di-santa-ninfa
clicca e scopri come sostenerci
Autore
Autore
Catanese, dopo una lunga esperienza sindacale nel comparto della Pubblica Amministrazione, si dedica - nei primissimi anni Novanta del secolo scorso, sulle pagine del quotidiano del pomeriggio di Catania Espresso Sera - all’impegno sociale e civile finalizzato a raccogliere e far emergere le condizioni e le aspettative delle singole 17 Circoscrizioni in cui, all’epoca, era suddiviso il capoluogo etneo.
Dopo la chiusura del giornale, trasferisce lo stesso impegno sulle colonne del settimanale Prospettive, accompagnandolo - con ravvicinata periodicità - a spazi dedicati alle iniziative delle associazioni di volontariato attive nel territorio.
Ha curato il notiziario del Consiglio Provinciale Etneo della Consociazione dei Gruppi Donatori di Sangue “Fratres”, la newsletter della sezione “Antonio Farsaci” del Tribunale per i Diritti del Malato di Catania ed il Bollettino della Conferenza dei Comitati Consultivi delle Aziende Sanitarie della Regione Siciliana.
Con ilpapaverorossoweb torna in campo per un percorso di ricerca e proposizione di frammenti di quanto si sta muovendo nel vasto ed ancora indefinito universo della digitalizzazione sanitaria e della telemedicina in modo da cercare di coinvolgere e stimolare conoscenze e contributi su una materia che, comunque, pregnerà e condizionerà sempre di più l'esercizio della sanità nonché per proporre elementi di conoscenza riguardanti peculiari aree ambientali, come le 74 riserve naturali della Sicilia.