Le Clarisse di Sicilia aprono un sito web per raccontare la vita nei sette Monasteri dell'Isola

Autore:
Redazione
22/09/2021 - 03:15

Un segno dei tempi che cambiano! In Sicilia le Clarisse aprono un sito sul web, uno spazio ad hoc per far conoscere la loro storia e dare voce all’intensa attività che le riguarda. Il portale, www.clarissedisicilia.it, è di facile consultazione e dedica in Home ampio spazio agli appuntamenti liturgici, raccontando tutto ciò che avviene nei sette monasteri siciliani che appartengono alla Federazione Santa Eustochia Smeralda Calafato, ma anche alla storia di Santa Chiara, proclamata da papa Pio XII patrona della televisione e delle telecomunicazioni, e del primo ordine femminile della storia della Chiesa, la cui regola è vivere nelprivilegio della povertà”.

L’Ordine di Santa Chiara viene fondato da San Francesco (1181/1182 - 1226) e da Santa Chiara d’Assisi (1193 - 1253) nel 1212. La regola di vita dell'Ordine inizialmente è costituita da alcune semplici istruzioni dettate da San Francesco, ma queste osservanze nel 1215 vengono soppiantate dalla regola benedettina. A partire dal 1218 il Cardinale Ugolino dei Conti dei Segni inizia a formulare per la clarisse una regola molto rigida che prevede l’obbligo della clausura. Infine, il 9 agosto del 1253 Chiara, due giorni prima di morire, riceve da Papa Innocenzo IV l’approvazione della Forma di Vita, la prima regola scritta da una donna per delle donne, ottenendo in modo definitivo il Privilegio dell’Altissima Povertà, cioè la libertà di non possedere nulla.

In Sicilia il primo monastero viene fondato a Catania nel 1220, il secondo a Messina nel 1223. Dei 53 nati nel corso dei secoli nell’Isola, oggi ne rimangono solo 7 e sono fiorenti di vocazioni. Due si trovano nella Diocesi di Trapani: il più antico, quello di Santa Chiara, in corso VI Aprile ad Alcamo; l’altro, quello del Sacro Cuore, si è trasferito presso l’ex convento dei Cappuccini ad Erice. Altri due sorgono poi in provincia di Catania, a Biancavilla (Monastero di Santa Chiara) e a San Gregorio (Monastero di San Giuseppe), uno ciascuno a Caltanissetta (Monastero di Santa Chiara), Messina (Monastero Montevergine) e a Castelbuono nel palermitano (Monastero di Santa Maria degli Angeli).

Attraverso il portale, con link dedicati, è dunque possibile conoscere le attività che le Clarisse svolgono in ognuno dei sette monasteri, oltre che la storia di ciascuno di essi. I monasteri sono collegati tra loro dalla Federazione intitolata a Santa Eustochia Smeralda Calafato (1434-1485), clarissa messinese che ha dato un forte impulso al movimento dell’Osservanza in Sicilia, per un ritorno autentico alla regola originaria di Santa Chiara. Secondo alcuni studi si pensa che il volto di Santa Eustochia, il cui corpo è ancora incorrotto, si nasconda in quello del famoso dipinto dell’Annunziata di Antonello da Messina, suo contemporaneo e terziario francescano.

(Fonte: adnkronos/wikipedia)

 

Foto di copertina tratta dal sito www.clarissedisicilia.it

 

crowfunding adas

clicca e scopri come sostenerci