Qualità della Vita 2020: è scadente nelle città siciliane

Autore:
Redazione
16/12/2020 - 05:39

Qualità della Vita bassa in tutte le città siciliane.

A dirlo è la tradizionale graduatoria che, stilata ogni fine dell’anno (siamo arrivati alla trentunesima edizione) dal quotidiano Il Sole 24 ORE, registra, tra l’altro, il crollo verticale di Ragusa e Siracusa, considerate le due realtà più dinamiche della Sicilia. In classifica, infatti, Siracusa addirittura si piazza al terzultimo posto (105) tra le province italiane, mentre Ragusa precipita al 99°.

Salgono di nove posti, invece, Palermo (89) e Messina (91), mentre Catania (90) recupera sette posizioni. Quattro posti in più, rispetto all'anno scorso, per Agrigento (98). Posizioni più o meno confermate per le altre province: Trapani rimane al 101° posto, Enna (103) sale di una posizione e Caltanissetta, penultima in classifica, è al numero 106 (sale di un gradino lasciando l’ultimo posto a Crotone).

L’indagine, come già accaduto nel 2019, prende in esame novanta indicatori, suddivisi nelle tradizionali sei macrocategorie tematiche (ciascuna composta da quindici indicatori) che accompagnano l’indagine dal 1990: Ricchezza e consumi; Affari e lavoro; Ambiente e servizi; Demografia e salute; Giustizia e sicurezza; Cultura e tempo libero.

Va detto che l'edizione 2020 di Qualità della Vita è stata sicuramente condizionata dalla pandemia e, in un momento tanto particolare, la ricerca si è posta l’obiettivo di misurare come il Covid-19 ha impattato in modo differente sui vari territori.

Per tale motivo, non solo si è cercato di aggiornare quasi in tempo reale la maggior parte dei dati (molti indicatori sono stati rivisti addirittura negli ultimi sessanta giorni), ma si è deciso di utilizzare l’indicatoreCasi Covid-19 ogni 1.000 abitantipesandolo, per la prima volta nella storia dell’indagine, doppio rispetto agli altri: in pratica, se ogni parametro vale 1/90°, i punti di questa classifica invece valgono il doppio sulla media totale. Inoltre, si è scelto di affiancare agli indicatori tradizionali una serie di novità sia per meglio quantificare l’effetto Covid (ad esempio, dalle ore di cassa integrazione autorizzate in media dalle imprese al consumo di determinati farmaci, passando per i medici di famiglia) sia per includere nuovi aspetti che oggi incidono sul benessere della popolazione (ad esempio, dalla banda larga agli SPID per abitante, fino ai POS attivi). Infine, l’indicatore delPIL pro capitenella categoria Ricchezza e consumi, da sempre presente nell’indagine, è stato usato in modo innovativo: difatti, non è stato considerato in termini assoluti, cioè mettendo in classifica le città più produttive e quelle meno, ma è stata valutata la variazione percentuale 2020 (stime) rispetto al 2019, in modo da sottolineare l’impatto differente della crisi economica sui territori.

Tornando alla classifica generale, dove al primo posto troviamo Bologna seguita da Bolzano e Trento, ad essere maggiormente penalizzato dal Covid è soprattutto il Nord dove si registra la diffusione più elevata del virus in rapporto alla popolazione residente. Le province lombarde hanno quasi tutte perso posizioni, e Milano, che aveva vinto sia nel 2018 che nel 2019, si ritrova undicesima (pesa il crollo del PIL pro capite in base alle stime 2020, ma anche il nuovo indicatore sullo spazio abitativo medio a disposizione chevantauna media di 51 mq per famiglia).

La crisi ha poi sicuramente penalizzato le aree metropolitane a maggiore vocazione turistica ed, infatti, non è casuale che il dato disastroso riscontrato per Ragusa e Siracusa accomuni anche città come Roma (32° posto, in calo di 14 posizioni), Firenze (27° posto, in calo di 12), Venezia (33° posto, in calo di 24) o Rimini (36° posto, in calo di 19).

In conclusione, i numeri ci dicono che un cambiamento è in corso (si pensi anche alla spesa sociale e a tutta quella serie di ammortizzatori sociali, contributi e ristori che stanno cercando di tenere sotto controllo la crisi economica), ma i bilanci sull’impatto della pandemia sono ancora prematuri (solo più avanti, ad esempio, si avrà chiaro il quadro delle attività più colpite dal Covid, anche se ad oggi il dito è puntato su bar, cinema, librerie, palestre e ristoranti). Per il momento sembra che la crisi stia colpendo soprattutto i territori che tradizionalmente occupano la parte più alta della graduatoria, ma senza riuscire a trascinarli sul fondo. Come se quello che sta succedendo non riuscisse a schiacciare tutto il resto, i livelli di benessere acquisiti e le opportunità che i territori offrono ai cittadini.

Il Sud, infatti, resta fermo nella parte bassa della classifica, con i suoi problemi di sempre. Le aree metropolitane del Mezzogiorno guadagnano posizioni nella categoria Demografia e salute (questo perché il virus si è fatto sentire di più altrove), ma restano sul fondo nelle altre dove pesano i divari strutturali ereditati dal passato.

 

LE CITTÀ SICILIANE

AGRIGENTO (98° POSTO)

Ricchezza e consumi: 101°

Ambiente e servizi: 104°

Giustizia e sicurezza: 11°

Affari e lavoro: 95°

Demografia e salute: 23°

Cultura e tempo libero: 106°

CALTANISSETTA (106° POSTO)

Ricchezza e consumi: 103°

Ambiente e servizi: 107°

Giustizia e sicurezza: 18°

Affari e lavoro: 107°

Demografia e salute: 14°

Cultura e tempo libero: 101°

CATANIA (90° POSTO)

Ricchezza e consumi: 85°

Ambiente e servizi: 101°

Giustizia e sicurezza: 67°

Affari e lavoro: 87°

Demografia e salute: 13°

Cultura e tempo libero: 90°

ENNA (103° POSTO)

Ricchezza e consumi: 97°

Ambiente e servizi: 100°

Giustizia e sicurezza: 39°

Affari e lavoro: 99°

Demografia e salute: 46°

Cultura e tempo libero: 104°

MESSINA (91° POSTO)

Ricchezza e consumi: 82°

Ambiente e servizi: 89°

Giustizia e sicurezza: 76°

Affari e lavoro: 93°

Demografia e salute: 33°

Cultura e tempo libero: 78°

PALERMO (89° POSTO)

Ricchezza e consumi: 81°

Ambiente e servizi: 92°

Giustizia e sicurezza: 50°

Affari e lavoro: 89°

Demografia e salute: 27°

Cultura e tempo libero: 98°

RAGUSA (99° POSTO)

Ricchezza e consumi: 104°

Ambiente e servizi: 106°

Giustizia e sicurezza: 73°

Affari e lavoro: 83°

Demografia e salute: 7°

Cultura e tempo libero: 92°

SIRACUSA (105° POSTO)

Ricchezza e consumi: 94°

Ambiente e servizi: 103°

Giustizia e sicurezza: 91°

Affari e lavoro: 104°

Demografia e salute: 19°

Cultura e tempo libero: 99°

TRAPANI (101° POSTO)

Ricchezza e consumi: 99°

Ambiente e servizi: 102°

Giustizia e sicurezza: 74°

Affari e lavoro: 98°

Demografia e salute: 25°

Cultura e tempo libero: 95°

 

Foto di copertina: Siracusa - All’interno: Trapani (Fonte: Pixabay)

 

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