Cinque anni di informazione digitale con ilpapaverorossoweb: una esperienza di giornalismo sociale per stimolare autocoscienza e fiducia
Il 27 novembre del 2015, al Palazzo della Cultura, a Catania dove abbiamo la sede, in una sala gremita di amici e sostenitori, A.D.A.S., con un click che ha animato lo schermo dei PC e dei telefonini dei presenti, ha dato finalmente consistenza a un progetto pensato a lungo, proprio come quei sogni che ci prendono dentro e che abbiamo riserbo di raccontare.
Dopo mesi e mesi di riunioni e confronti, abbiamo individuato la linea editoriale, delineato il sito web e scelto il nome della testata giornalistica che di lì a poco avremmo registrato perché sarebbe diventata la nostra voce ufficiale, il nostro strumento di promozione sociale sul web: ilpapaverorossoweb, come il papavero rosso che di A.D.A.S. è il simbolo.
L'intento era ambizioso e tale resta: dare il nostro contributo per favorire la crescita di una cultura dell’informazione più attenta ai problemi sociali, che abbia un cuore per salvarsi dalla terribile malattia dell'indifferenza tipica di certo giornalismo cinico. Dare vita, insomma, ad un giornalismo attento ai bisogni e in grado di far conoscere i percorsi virtuosi orientati a superarli, un giornalismo che racconta le storie di chi ce l'ha fatta per incoraggiare chi teme di non riuscire.
Giornalismo sociale per noi non vuol dire soltanto parlare di disagio, emarginazione, sanità che non funziona e inquinamento; vuol dire pure sapere individuare le fonti dell'informazione che abbiano il crisma della attendibilità, andare ben oltre il facile scandalismo e il titolo acchiappa click, scrivere usando le parole giuste per raccontare la gioia e il dolore, l'odio razziale, la violenza, la guerra e la pace. Senza ferire, senza impaurire, ma avendo la forza di sferzare le coscienze sopite; un giornalismo che vorrebbe produrre, appunto, autocoscienza e fiducia.
Ci siamo ripromessi di fare un uso libero della penna, o, meglio, della tastiera, perché il giornalismo libero è essenziale per una società democratica in quanto i diritti politici e le libertà civili possono essere garantite solo se i giornalisti possono fare il loro lavoro liberamente. Abbiamo scelto di dare spazio alle manifestazioni di soggettività, consentendo anche l'utilizzo della prima persona singolare ad indicare l’io narrante, perché desideriamo che le nostre pagine vengano percepite dai lettori come vive e vitali, anche se possiamo apparire eretici a certi puristi del giornalismo di cronaca. Abbiamo consentito l’uso di format con ampio respiro narrativo perché ci vanno stretti i modi in cui oggi si esprime la cronaca. Vogliamo che i nostri lettori si sentano coinvolti, invitati a partecipare con i loro scritti, a prendere posizione davanti ai problemi che rappresentiamo, a motivarsi e ad agire e, perché no, a creare connessioni e tessere reti perché con le parole vogliamo costruire coesione sociale. Solo così potremo dire che siamo riusciti nel nostro intento, che era ed è quello di offrire stimoli per la formazione di una nuova coscienza sociale.
Un giornale digitale azzera le distanze nella diffusione delle informazioni e per questo si presta alla promozione sociale perché può propagarsi senza limiti e contribuire così alla formazione del pensiero critico; garantisce accesso diretto e democratico alla notizia e rispetta l'Ambiente perché non produce rifiuti di carta stampata.
Grazie al Direttore Responsabile, per il suo impegno quotidiano, e a tutti coloro che in questi cinque anni hanno creduto e credono in noi e hanno condiviso con noi l'impegno nelle attività giornalistiche di Redazione; a quanti ci hanno sostenuto e ci sostengono con il loro impegno e le loro libere donazioni, perché noi non abbiamo mai percepito contributi pubblici né subordiniamo l'accesso ai nostri articoli al pagamento di somme di denaro. La nostra è una redazione aperta, accogliamo con gioia chiunque voglia collaborare in armonia con la nostra linea editoriale. Noi abbiamo aperto il dibattito e lo teniamo acceso, voi potete arricchirlo ed incrementarlo insieme a noi.
Chi desidera sostenerci può effettuare una libera donazione utilizzando il seguente codice IBAN: IT20E0200816934000101122224 conto corrente UNICREDIT intestato ad Associazione Difesa Ambiente e Salute; indicare come causale: sostegno a ilpapaverorossoweb.
Marisa Falcone, direttore editoriale