Museo di Zoologia, una perla dell’Università di Catania
L’elefante “africano” campeggia al centro della struttura tra la tigre, la zebra e il leone. Sulla sua testa un “volante” capodoglio insieme con due scheletri di uccelli corridori, lo struzzo e il nandù, e, inoltre, il maestoso condor delle Ande, il grifone e i pappagalli. Ma “u liotru”, il simbolo dei catanesi, il “marchio” della città, rimane il protagonista indiscusso del rinnovato Museo di Zoologia e Casa delle Farfalle che lo scorso mese di luglio ha compiuto un anno nella sua nuova veste.
Ad ammirarlo nel primo anno di questa “nuova vita” sono stati, nonostante le limitazioni causate dall’emergenza pandemica, oltre ottomila visitatori, per lo più studenti provenienti da quasi tutte le province siciliane.
Va ricordato che il nuovo Museo di Zoologia dell’Università di Catania è, in verità, collocato da ben cento anni nell’attuale edificio in stile Liberty appositamente edificato in via Androne 81, costituito da un ampio salone a piano terra e da uno spazio al primo piano.
Fondato nel 1853 dal professor Andrea Aradas nei locali del Palazzo Centrale dell’Università di Catania, nel 1922 la struttura museale è stata trasferita nella sede attuale di via Androne 81 annessa al Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali.
Il nuovo allestimento ha permesso di applicare idee espositive innovative in ambito museologico, in particolar modo il professor Giorgio Sabella, responsabile scientifico del Muzoo, insieme con il dottor Fabio Massimo Viglianisi, responsabile delle attività didattiche e educative, hanno “sostituito” la classica narrazione lineare con gli animali ordinatamente esposti in vetrine utilizzando rigidi schematismi sistematici con un ambiente complesso, ma aperto, che coniuga perfettamente il classico approccio didattico con un carattere spiccatamente emozionale grazie ad un ambiente “open” in cui è possibile “camminare” al fianco degli animali senza alcuna barriera.
Una nuova concezione che ha fatto breccia tra i visitatori incantati dalle isole su cui sono presenti le diverse specie tipiche della savana africana (leone, zebra, impala) e quelle più note e spettacolari dell’ordine degli Artiodattili (cervo, daino, alce) e della famiglia degli Ursidi (orso bianco e orso del Tibet). Oltre a mammiferi e uccelli provenienti dall’emisfero australe, in esposizione anche esemplari appartenenti all’ordine dei Carnivori (tigre, leone, leopardo, puma) e alcuni rappresentanti della classe dei Rettili (pitone, iguana, coccodrillo). Ricostruita anche la filogenesi dei Primati e degli Ominidi con l’esposizione di esemplari in pelle, scheletri e calchi di crani.
Spettacolare l’esposizione in sospensione del cranio e di alcune vertebre di un Capodoglio oltre che dei Colibrì: ben duecentodiciassette esemplari che rappresentano la più ricca collezione italiana di piccolissimi uccelli esposti in una bacheca lunga sette metri e attorniati da numerosi esemplari di altri uccelli esotici tutti provenienti dalla storica collezione Auteri della metà del XIX secolo.
Dal punto di vista multimediale, il museo è dotato di quattro totem informativi touch screen e di un grande monitor in cui sarà possibile seguire i documentari.
Al primo piano, poi, è possibile ammirare diversi esemplari dei principali phyla di invertebrati e importanti collezioni ornitologiche.
In questi ultimi quindici mesi le attività del rinominato Muzoo – rilanciato anche grazie ai diversi profili social e ai virtual tour in 3D - sono state numerose spaziando dalla partnership per i progetti PCTO - Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento alla partecipazione ad eventi nazionali ed internazionali. Fiore all’occhiello del Museo la rassegna di eventi quindicinali in presenza dal titolo “Un tè al Museo di Zoologia” che ha visto alternarsi studiosi e ricercatori su tematiche ambientali e scientifiche.
Nei prossimi mesi saranno avviate nuove iniziative come l’allestimento di una mostra temporanea sulle specie aliene (nell’ambito del progetto Italia-Malta “Fast”), la riorganizzazione delle vetrine dedicate agli invertebrati ed incontri che culmineranno nel 2023 nell’organizzazione degli eventi per il centenario dell’inaugurazione della sede del Museo di Zoologia di via Androne 81.
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