L’Area Marina Protetta del “Plemmirio”

Autore:
Santo Gulisano
28/04/2025 - 03:25

Inaugurata nel febbraio 2005 (ma già da prima classificata come ASPIM - Area Specialmente Protetta di Importanza Mediterranea), l’Area Marina Protetta (AMP) del Plemmirio si sviluppa su un perimetro di 14,35 chilometri lungo la costa orientale della Penisola della Maddalena, poco più a sud di Siracusa.

Il territorio è suddiviso in tre zone sottoposte a regime di tutela diversificata, tenendo conto delle diverse caratteristiche ambientali e della situazione socioeconomica:

  • Zona A di riserva integrale (80 ettari) comprende il tratto di mare adiacente alla costa di Capo Murro di Porco;
  • Zona B di riserva generale (1.470 ettari) include il tratto di mare lungo la costa compresa tra Cala di Massolivieri e Punta di Milocca;
  • Zona C di riserva parziale (950 ettari) comprende il tratto di mare residuo, incluso nel territorio dell’AMP.

Per gran parte della sua estensione la linea di costa, caratterizzata dalla roccia calcarea, scende a precipizio sul mare presentando piccole spiagge (Massolivieri, Minareto, Gelsomineto), insenature (Cala Zaffiro, Pillirina, Costa Bianca), grotte (Plemmirio e di Capo Meli), cavità marine e formazioni rocciose (gli Archi e la Lingua del Gigante), falesie e canyon, che costituiscono una notevole ed importante varietà di habitat per un ricco patrimonio biologico.

La zona di confine tra terra e mare è caratterizzata dalla presenza di particolari biocostruzioni, simili a piccole barriere coralline, denominate trottoir omarciapiedi a vermeti” ad opera di alghe calcaree nei cui spazi ed incavi si annidano altre alghe e animali sessili.

I fondali rocciosi sono ricoperti da un ricco campionario di variopinte tipologie di alghe: brune, come la coda di pavone (Padina pavonica); verdi, come gli ombrelli di mare (Acetabularia mediterranea); rosse, come il “falso corallo” Myriozoum truncatum e le estensioni di polipi giallo oro del madreporario Leptosammia pruvoti. I fondali a massi, alla base delle pareti rocciose, costituiscono habitat ideale per i rizomi della Posidonia oceanica che insieme alla Zostera marina dà luogo a vere e proprie praterie sottomarine dove trovano rifugio e nutrimento Polipi Idroidi, Spugne, Attinie, Crostacei, Molluschi Gasteropodi, Stelle, Ricci, Cavallucci ed interessanti colonie di pesci.

Le zone sabbioso-fangose abbondano di animali scavatori come Anellidi Policheti, Molluschi e piccoli Pesci, soprattutto bavosi e ghiozzi, specializzati nel mimetismo con l’ambiente di fondo.

Intorno alla complessità biologica della zona litorale del Plemmirio prospera una gran quantità di pesci dai meravigliosi colori e forme, come la cernia bruna, gli sciarrani (a Siracusa dette “precchie di mare”), la donzella pavonina (meglio nota come “pesce cavaliere”), i saraghi, l’occhiata, il pesce pappagallo e gli scofani. Mentre la costa è popolata da cefali, spigole, dentici, orate e corvine.

L’AMP del Plemmirio è, quindi, un’area di impareggiabile rilevanza sia dal punto di vista della flora e della fauna marina che per gli aspetti paesaggistici. Ma, anche, da un punto di vista storico, dato che i fondali sono ricchi di testimonianze e reperti di varie epoche, compresi, addirittura, quelli dell’ultima guerra mondiale.

Il regolamento dell’AMP del Plemmirio permette di fare il bagno, le immersioni e di praticare la pesca sportiva nella Zona B che include la Grotta delle Stalattiti, la Grotta del Formaggio e la Grotta delle Corvine mentre nell’area di Secca del Capo, classificata come Zona A, non è possibile fare il bagno, sostare con la barca, pescare e fare immersioni, in nessun periodo dell’anno.

Molto interessante, sotto diversi aspetti naturalistici, si presenta anche la terraferma che si affaccia sulla riserva marina.

La vegetazione sulla zona costiera si caratterizza, perché sottoposta a condizioni di alta salinità, per le specie rupicole e pioniere come la Salicornia glauca; quella a ridosso conta formazioni di timo, palma nana e spinaporci (un cespuglio emisferico ramosissimo e spinoso a distribuzione mediterraneo-orientale), e, nella stagione, fioriture di zafferano e dell’endemico giaggiolo bulboso; mentre le aree più verso l’interno ospitano diverse piante di macchia mediterranea.

Per quanto riguarda la fauna l’area costiera del Plemmirio offre habitat ideali per tanti animali: Volpe, Donnola, Coniglio Selvatico, Ramarro, Gongilo Ocellato, Biacco del Carbonaio e Lucertola Siciliana.

 

Immagine di copertina: Regione Siciliana - Osservatorio Regionale Biodiversità Siciliana

 

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