
La Riserva Naturale Orientata “Monte Cofano”

La Riserva Naturale Orientata “Monte Cofano” è stata istituita con Decreto Assessoriale n. 486/44 del 25 luglio 1997 per tutelare i 537,5 ettari del Comune di Custonaci (Trapani) di un’area che ricomprende un imponente e suggestivo promontorio costiero di eccezionale valore paesaggistico e naturalistico.
Notevoli e peculiari sono, infatti, le emergenze geomorfologiche e quelle floristiche in un territorio che presenta estese formazioni a chamaeropsis humilis (tra le poche ancora integre in Sicilia) ed habitat ideali per nidificazione degli uccelli e, in particolare, di rare specie di falconiformi.

La sua natura carbonatica lo rende suscettibile ai fenomeni carsici, con erosione delle rocce sia in superficie (con formazione di scannellature, karren, guglie, vaschette di corrosione, doline e inghiottitoi) che in profondità: nell’area ricadono infatti diverse cavità di notevoli dimensioni e con suggestivi speleotemi, tra cui l’Abisso del Purgatorio, l’Abisso delle Gole e la Grotta del Crocifisso.
EMERGENZE FLORISTICHE. La Riserva annovera quasi 350 piante diverse, 19 delle quali endemiche, molte tipicamente rupestri, quali palme nane, ed altre capaci di resistere alle alte temperature estive; anche se comunque non sono del tutto scomparse le tracce di vegetazione arborea a leccio che un tempo era prevalente in questi territori.
Dal punto di vista botanico, una delle emergenze più significative è rappresentata dalla presenza della Disa, l'ampelodesma di grosse dimensioni dove si rifugia ogni sorta di piccoli mammiferi e ovovivipari.
Ma la peculiarità prevalente che caratterizza la vegetazione dentro l’intera Riserva di Monte Cofano è la notevole e diffusa gariga a palma nana, tra le più estese e una delle poche ancora integre esistenti in Sicilia. La palma nana, comunemente nota anche come palma di San Pietro, è una pianta facilmente adattabile agli ambienti più sterili ed inospitali come, appunto, si può considerare questo comprensorio.

Le pendici di Monte Cofano e le aree che costeggiano il mare ospitano notevoli comunità di conigli selvatici, volpi, istrici, donnole e di piccoli rettili (gongilo ocellato, lucertola siciliana, ramarro, geco e emidattilo).
Tante e tali eccezionali bellezze naturalistiche stimolano gratificanti esperienze di birdwatching e trekking. Altrettanto importanti sono le attività di snorkeling, come pure le immersioni.
I fondali del litorale di questo promontorio ospitano, infatti, una grande varietà di specie, tra cui pesci, molluschi e coralli, ed una importante varietà di flora marina, oltre che interessanti grotte sottomarine.

Di notevolissimo interesse, al riguardo, i ritrovamenti di utensili di selce, ossa di animali, pitture e piccoli graffiti incisi sulle pareti all’interno del complesso delle nove Grotte di Scurati.

Il comprensorio conta pure i resti di un sistema di torri di avvistamento costruite nel XVI secolo come pure le tracce di uno stabilimento per la lavorazione del pescato e la tonnara di Cofano.
Immagini: Fotografie di Gero Cordaro
Regione Siciliana - Osservatorio Regionale Biodiversità Siciliana
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Catanese, dopo una lunga esperienza sindacale nel comparto della Pubblica Amministrazione, si dedica - nei primissimi anni Novanta del secolo scorso, sulle pagine del quotidiano del pomeriggio di Catania Espresso Sera - all’impegno sociale e civile finalizzato a raccogliere e far emergere le condizioni e le aspettative delle singole 17 Circoscrizioni in cui, all’epoca, era suddiviso il capoluogo etneo.
Dopo la chiusura del giornale, trasferisce lo stesso impegno sulle colonne del settimanale Prospettive, accompagnandolo - con ravvicinata periodicità - a spazi dedicati alle iniziative delle associazioni di volontariato attive nel territorio.
Ha curato il notiziario del Consiglio Provinciale Etneo della Consociazione dei Gruppi Donatori di Sangue “Fratres”, la newsletter della sezione “Antonio Farsaci” del Tribunale per i Diritti del Malato di Catania ed il Bollettino della Conferenza dei Comitati Consultivi delle Aziende Sanitarie della Regione Siciliana.
Con ilpapaverorossoweb torna in campo per un percorso di ricerca e proposizione di frammenti di quanto si sta muovendo nel vasto ed ancora indefinito universo della digitalizzazione sanitaria e della telemedicina in modo da cercare di coinvolgere e stimolare conoscenze e contributi su una materia che, comunque, pregnerà e condizionerà sempre di più l'esercizio della sanità nonché per proporre elementi di conoscenza riguardanti peculiari aree ambientali, come le 74 riserve naturali della Sicilia.