Bio Made in Italy, crescono del 5,1% le superfici coltivate

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Redazione
13/09/2021 - 03:18

Superfici, operatori e consumi bio ancora in crescita. È questo il dato principale che emerge dalle analisi presentate alla 33esima edizione di SANA – Rivoluzione Bio 2021, il salone internazionale dedicato al Biologico e al Naturale che si è tenuto a Bologna dal 9 al 12 settembre.

I numeri forniti da SINAB (Sistema di Informazione Nazionale sull’Agricoltura Biologica) per il Mipaaf (Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali), confermano che la superficie biologica nel 2020 è aumentata rispetto all’anno precedente di 5,1 punti percentuali, evidenziando tuttavia un trend di sviluppo più modesto rispetto ai maggiori paesi europei. I terreni coltivati a biologico hanno attualmente superato i 2,1 milioni di ettari.

In crescita, inoltre, il numero degli operatori del settore che ha raggiunto le 81.731 unità, con un incremento dell’1,3%.

Anche gli andamenti del mercato confermano la rilevanza del biologico. Secondo i dati dell’Osservatorio SANA, promosso da BolognaFiere e curato da Nomisma, nel 2021 (anno terminante a luglio) i consumi interni hanno registrato una crescita del 5%, rispetto all’anno precedente. La spesa delle famiglie italiane si è attestata a 4,6 miliardi di euro: nove famiglie su dieci hanno acquistato almeno un prodotto biologico nell’anno in corso.

Negli ultimi dieci anni i consumi interni hanno registrato un’impennata del 133%.

Notevole l’incremento dell’export che, sempre nell’ultimo anno, è aumentato dell’11%, raggiungendo quota 2,9 miliardi di euro, con una crescita negli ultimi dieci anni del 156%.

L’Italia si posiziona al secondo posto per export dopo gli Stati Uniti.

«Il biologico si conferma fondamentale per il rilancio del sistema agroalimentare italiano, anche se il tasso di crescita della SAU (Superficie Agricola Utile) bio si è rivelato inferiore a quello dei maggiori paesi UE. Considerando che in questo momento si stanno definendo le scelte prioritarie del Piano Strategico Nazionale della PAC (Politica Agricola Comune) post 2022 che determineranno lo sviluppo del settore agricolo e alimentare per i prossimi dieci anni, riteniamo che sia il momento ideale per intervenire e colmare il gap di crescita con gli altri paesi. Crediamo, dunque, che sia imprescindibile un’immediata approvazione della legge sul biologico per avere a disposizione tutti gli strumenti necessari, a partire dal Piano d’Azione, per affrontare le sfide del settore. Il biologico è essenziale per l’affermazione di un modello agricolo che rispetti l’ambiente, contribuisca a mitigare l’impatto climatico, creando inoltre nuove opportunità di occupazione, in particolare per i giovani e le donne», ha sottolineato Maria Grazia Mammuccini, presidente FederBio.

 

Foto di copertina: Pixabay

 

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