Cancro, 10mila siciliani preferiscono curarsi fuori regione

Autore:
Federica Campilongo
17/12/2015 - 14:09

PALERMO - Sono quasi 10mila i siciliani malati di cancro che decidono di curarsi fuori dalla propria regione.

Il dato eclatante è emerso a Palermo nel corso del convegno dell'Airc,  Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro.  Riccardo Vigneri, presidente Airc Sicilia ha infatti così commentato: "Secondo gli ultimi dati forniti dalla regione sono stati 9.574 i pazienti siciliani che si sono recati fuori dalla nostra regione per curare un cancro, con un costo di 48,6 milioni di euro".

"Al nord Italia l'incidenza del cancro è maggiore - ha aggiunto il professore Vigneri - ma la sopravvivenza al Sud è minore". Per citare un dato, le donne che nelle isole eseguono una mammografia in assenza di sintomi sono pari al 31,8 % contro il 46,6 % del Nord. La prevenzione è fondamentale, in generale c'è poca attenzione da parte del cittadino non solo a prevenire i fattori di rischio nel proprio stile di vita ma anche a ricorrere allo screening".

Ancora qualche dato: ogni giorno in Italia sono 1000 i nuovi casi diasgnosticati, ogni anno quindi si registrano 366mila nuove diagnosi di cancro. "Grazie ai progressi della medicina oncologica oggi quasi 3 milioni di italiani, cioè il 5% della popolazione, vivono bene avendo avuto un cancro. L'Airc finanzia 5mila ricercatori in Italia, ma in generale il nostro Paese spende poco per la ricerca" prosegue nelle spiegazioni Vigneri.

Ed in effetti è circa l'1,27 del Pil contro una media 1,73 dell'Ue. Nel corso dell'incontro sono stati premiati Stefania Raimondo, Alice Turdo e Simone Di Franco, proprio tre giovani ricercatori palermitani che hanno ricevuto un finanziamento dall'Airc per approfondire un tema di ricerca nella lotta contro il cancro.

 

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