Watly, il dispositivo italiano green che potrebbe dissetare il Pianeta

Autore:
Andrea Cuscona
01/08/2016 - 10:27

Acqua potabile ma anche elettricità e connettività dall'energia solare: è sulla fornitura di questi beni e servizi che si basa Watly, un dispositivo altamente tecnologico made in Italy che si prefigge lo scopo di portare risorse in Paesi disagiati nel Mondo. Abbiamo intervistato i responsabili di questo impegnativo progetto per scoprire tutti i segreti tecnici, i sogni e le ambizioni che vi stanno dietro e che guardano al futuro in un'ottica green.

 

Di cosa si occupa la vostra azienda e che principi adotta in tema di ambiente ed eco sostenibilità?

“Watly offre soluzioni ad alcuni dei fondamentali e globali bisogni umani: accesso all‘acqua potabile e all'igiene sanitaria; accesso all’energia elettrica e alla connessione ad internet.

La nostra missione è quella di migliorare gli standard di vita delle persone che più sono in difficoltà. Ci sforziamo di offrire loro nuove possibilità aiutandoli a raggiungere uno stato di salute in modo tale che possano dedicare la loro energia vitale all‘evoluzione della società e del benessere collettivo invece di dedicare tali energie alla propria sopravvivenza.

Siamo ispirati dalla virtuosa sinergia tra natura, essere umano e tecnologia. Sappiamo che per creare il futuro migliore al quale l‘umanità aspira, non possiamo trascurare i problemi più limitanti dell‘umanità.

Watly è il primo computer termodinamico che funziona ad energia solare nel mondo. Purifica l’acqua da qualunque tipo di contaminazione e produce elettricità off-grid utilizzando esclusivamente l’energia solare. Una volta installato, Watly può desalinizzare l’acqua marina, eliminare tutti i patogeni e microorganismi (virus, batteri, parassiti, funghi). Inoltre rimuove composti inorganici e veleni come l’arsenico, il benzene, metalli pesanti come il piombo, cromo e cloro. Watly non ha bisogno di membrane o sostituzione di filtri. Il principio fisico sul quale si basa la nostra tecnologia di purificazione si chiama “vapor compression distillation“ ed è una tecnologia già usata in altre applicazioni.

Il dispositivo produce elettricità off-grid per far funzionare i suoi componenti elettronici interni (computer, vari schermi, stampanti 3D e differenti dispositivi di telecomunicazione) così come dispositivi esterni (computer portatili, telefoni cellulari, lampade portatili, radio, televisioni, dispositivi casalinghi).

L’energia generata da Watly è resa disponibile alla clientela tramite delle apposite batterie chiamate W-light che offrono la ricarica USB a dispositivi oltre ad essere equipaggiate con una lampada a led per l’illuminazione.

Si tratta quindi di un potente dispositivo di comunicazione che può collegare ed inviare qualunque tipo di dato (video, immagini, audio, testi, etc.) alla rete così come a qualunque altro dispositivo di comunicazione compatibile. È una macchina che può funzionare da sola, ma due o più Watly creano un network dove ogni macchina è auto-alimentata, auto-sostenuta e multifunzionale.

Componiamo le nostre macchine con elementi riciclabili a fine ciclo (la durata della macchina viene garantita per 10 anni)”

 

Come nasce l'idea di Watly? Avete qualche precedente?

“L’idea di Watly nasce a Barcellona in Spagna. Guardando il mare, Marco Antonio Attisani si chiede: “è possibile trasformare quell’acqua salata di cui siamo completamente circondati in quel liquido vitale e potabile che è per noi l’acqua? Ed è possibile farlo utilizzando quella stella composta da energia “quasi” infinita che è il sole?” Ecco, questo è stato il nostro punto di partenza. Ora di strada ne abbiamo fatta, e tanta, e ne avremo ancora molta da fare. Tuttavia nessuno ha mai pensato di unire queste due fonti “quasi” infinite e di sfruttarle per aiutare il mondo. Quindi no, non esiste nessun precedente che abbia fatto ciò che noi stiamo facendo”

 

Come funziona il dispositivo?

“Dalla contaminazione pesante alla purezza, il processo di purificazione di Watly ha 8 passi fondamentali.

L’acqua contaminata entra automaticamente nel sistema, attraverso l’uso di pompe solari ad alta efficienza. Parliamo di qualsiasi tipo di acqua inquinata, quella degli oceani, laghi, fiumi, pozze ed anche quella delle fogne.

L’acqua viene immagazzinata in una tanica che può contenere fino a 8000 litri. Grazie ad una tecnologia molto avanzata che si basa sullo grafene, l’acqua viene separata dal sapone, dai solventi e dagli idrocarburi.

L’acqua viene convogliata in una tanica di 3000 litri dove viene pre-riscaldata. Il pre-riscaldamento viene effettuato tramite energia termica ed è fornito da un sistema patentato. Il sistema raffredda i pannelli fotovoltaici tramite uno scambiatore di calore fino alla temperatura ottimale di 25 ºC. Ciò incrementa l’efficacia del 40-50%, anche nelle condizioni di temperatura più bollenti). Il calore estratto aumenta direttamente la temperatura dell’acqua fino a 50-70 ºC

L’acqua pre riscaldata è quindi pompata nell’unità di distillazione, dove viene riscaldata fino al punto di ebollizione e quindi evapora. Il vapore viene compresso meccanicamente per aumentare la sua temperatura e consecutivamente condensato venendo convogliato in un circuito di scambio, creato per trasferire il calore di condensazione latente all’acqua dell’evaporatore. Con queste condizioni, la temperatura dell’acqua raggiunge i 115 ºC. Il Sistema assicura un’efficienza termica molto al di sopra degli standard in commercio.

Il processo rimuove batteri, virus, sale, funghi, parassiti, cisti, pesticidi, arsenico, benzene, alcol, composti ormonali, medici, residui e metalli pesanti, e liquidi fognari con un efficacia del >99.999%. Una volta distillata, l’acqua purificata arriva in uno speciale mineralizzatore e riduttore di acidi, che regola il pH ed i minerali dell’acqua fino ad un livello ottimale. Il sistema impiega una tecnologia provata ed affidabile, basata sull’utilizzo di speciali mix minerali. La soluzione è stata creata per durare più di 10 anni senza bisogno di mantenimento o sostituzioni. Il sistema è controllabile da remoto quindi la qualità in uscita dell’acqua è sempre strettamente monitorata.

In questo stage l’acqua è perfetta per il consumo umano ed è conservata in 3 taniche da 5000 litri ciascuna, equipaggiate con delle lampade a raggi UV che garantiscono una conservazione dell’acqua senza il rischio di proliferazione di alghe o batteri. L’acqua erogata da Watly è assolutamente pura, a basso contenuto minerale e con un perfetto equilibrio del Ph (6.8. – 7.2.).

L’acqua viene distribuita al consumatore finale attraverso tre stazioni interattive nell’interfaccia dell’unità centrale. Uno speciale sistema di riempimento dell’acqua riempie automaticamente ogni W-tank (tanica speciale da 5 litri che impedisce la contaminazione dell’acqua) in 25 sec.

I residui provenienti dalla distillazione, che possono includere sale, piccole pietre, sabbia, composti inorganici, liquidi velenosi e metalli pesanti diventano una soluzione concentrata. La soluzione viene scaricata automaticamente dentro una tanica speciale che colleziona i residui prodotti durante 15 e più giorni di svolgimento delle operazioni della macchina. Una volta che la tanica è piena, è richiesto un intervento umano per riciclare appropriatamente il residuo. Tubi speciali prevengono possibili problemi di intasamento, indipendentemente dalla viscosità e dalla densità della soluzione. Il rapporto entrata/uscita dell’acqua è del 99.5% e questo è estremamente importante dove l’acqua è non solo contaminata ma pure scarsa (è utile ribadire che con il processo di osmosi inversa questa percentuale scende al 30-50%)”

 

 

 

 

 

 

 

Quali step sono stati raggiunti finora?

“Abbiamo passato la prima e la seconda fase del programma Horizon 2020. Attraverso questo programma, il comitato europeo garantisce sussidi alle imprese europee più promettenti ed innovative e, ammettendo la nostra impresa alla fase 1 ed in seguito alla fase 2, hanno essenzialmente affermato che noi siamo una di esse. Questo è un processo veramente difficile e selettivo attraverso il quale noi, come start up, dobbiamo cooperare con laboratori, studi ingegneristici di terze parti, agenzie di consultazione esterne, altre agenzie (tecniche, amministrative, legali, finanziarie) al fine di costituire la nostra documentazione. Come ultimo step stiamo completando la costruzione della macchina Watly 3.0, che sarà pronta nell’ottobre di quest’anno. Procederemo a quel punto alla creazione di un tour che porterà Watly in alcune delle più grandi capitali nel mondo”

E i costi? Il finanziamento è giunto solo tramite crowdfunding?

La prima unità di Watly costa approssimativamente 500.000 €. Questo costo include ingegneria e certificazioni. Dalla seconda unità il costo scenderebbe a 350.000 €. Raggiungendo le 10 unità, ci avvicineremmo a 250.000 €. Se pensiamo di automatizzare o di incrementare esponenzialmente i volumi della produzione, il costo di Watly potrebbe scendere fino a 100.000 €. Se poi immaginiamo la stampa in 3D, si apre un nuovo scenario.

Il finanziamento non è giunto solamente attraverso la campagna di crowdfunding sul sito Indiegogo, anzi, questa è semplicemente una piccolissima parte del finanziamento ricevuto.

Il programma Horizon 2020 è stato il più grande sovvenzionatore di questo progetto con un programma di 20 mesi che prevede l‘erogazione di circa 1.5 milioni di euro.

È ora in corso una partnership industriale con una realtà produttiva molto importante”

 

Quali sono le applicazioni possibili su aree disagiate del Mondo?

“Per capire la soluzione bisogna prima guardare a fondo il problema. Tre sono i bisogni di base della moderna civiltà: accesso all’acqua potabile, elettricità, connettività. Se non si può contare su questi pilastri fondamentali, non si può stabilire una comunità moderna. La nostra tag-line è composta da tre parole, vita, energia, futuro. Quando le persone hanno accesso a acqua pulita, si sostiene la loro vita. Quando si genera elettricità, si fornisce energia e, infine, permettendo la connettività si dà accesso all’educazione, alla comunicazione, all’informazione, in una sola parola il futuro. Non avremmo potuto immaginare una macchina moderna senza pensare ad integrare questi tre elementi assieme. La bellezza è che questi servizi possono essere generati semplicemente raccogliendo l’energia solare. Forniamo acqua pulita attraverso l’effetto termico dell’irradiazione solare. Attraverso la tecnologia dei pannelli fotovoltaici generiamo elettricità. Una volta che abbiamo entrambe, è naturale equipaggiare la nostra macchina con una connessione satellitare o 4G. Fornendo tutti questi servizi possiamo sollevare in maniera evidente le condizioni di vita di qualunque area disagiata nel mondo, a patto che sia in una zona di irraggiamento sufficiente”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

In che termini si può considerare “etica” questa innovazione tecnologica?

“La nostra missione è quella di migliorare gli standard di vita globali per le persone più bisognose nel mondo. Ci battiamo per dar loro potere con nuove possibilità, aiutandoli a diventare più sani, quindi lasciandoli liberi di dedicare le loro energie vitali all’evoluzione sociale ed all’educazione piuttosto che alla mera sopravvivenza. Sappiamo che questo futuro migliore a cui aspiriamo inizia dal non dimenticarsi 5 miliardi di persone. Crediamo che l’abbondanza per tutti sia attualmente la nostra più grande prova, ma che domani sarà il nostro destino comune. Il centro per il controllo delle malattie stima che il 9.1% delle malattie mondiali potrebbe essere potenzialmente prevenuto attraverso acqua più pulita ed una migliore igiene. Ancora oggi miliardi di persone non hanno accesso ai 3 pilastri della civiltà moderna: acqua pulita, elettricità e connessione ad internet”

Progetti per il futuro?

“Dopo aver vinto 4 premi internazionali ed aver ricevuto le garanzie dell’Horizon2020 dalla Commissione Europea, abbiamo raccolto abbastanza fondi per completare la prima versione pre-industriale di Watly 3.0. La macchina sarà presentata nel Novembre 2016 e ci sarà un roadshow nelle maggiori capitali del mondo”.

 

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